Il passato remoto

Tra i tempi verbali il passato remoto viene considerato uno tra i più difficili. In questo articolo vedremo che non è proprio così e l’unica vera difficoltà è l’alto numero di verbi irregolari. Ma per ogni irregolarità ci sono le regole.

Il passato remoto è il tempo che esprime le azioni che sono successe in un passato lontano e che non hanno più nessuna relazione con il presente, né quella fisica né quella emozionale.

Proprio per questo viene spesso usato per raccontare fatti storici od anche in narrativa.

Il passato remoto è maggiormente utilizzato nel Sud Italia perché molti idiomi di questa zona non hanno il passato prossimo.

L’altra area del paese dove il passato remoto è abbastanza comune è la Toscana, invece nel Nord Italia è scarsamente usato.

Passato remoto dei verbi regolari

andare temere partire capire
and-ai tem-ei (-etti) part-ii cap-ii
and-asti tem-esti part-isti cap-isti
and-ò tem-è (-ette) part-ì cap-ì
and-ammo tem-emmo part-immo cap-immo
and-aste tem-este part-iste cap-iste
and-arono tem-erono (-ettero) part-irono cap-irono

Passato remoto dei verbi modali

essere avere
fui ebbi
fosti avesti
fu ebbe
fummo avemmo
foste aveste
furono ebbero

Passato prossimo dei verbi irregolari che cambiano la radice della parola

fare dire bere dare stare
feci dissi bevvi detti (diedi) stetti
facesti dicesti bevesti desti stesti
fece disse bevve dette (diede) stette
facemmo dicemmo bevemmo demmo stemmo
faceste diceste beveste deste steste
fecero dissero bevvero dettero (diedero) stettero

Molti verbi hanno un passato remoto irregolare perché usano una radice diversa per la 1ª e la 3ª persona singolare (io, lui, lei) e la 3ª persona plurale (loro), mentre per le altre persone formano il passato remoto regolarmente.

La maggior parte dei verbi con il passato remoto irregolare appartengono ai verbi del secondo gruppo in –ere.

invadere ridere dividere
invasi risi divisi
invad-esti rid-esti divid-esti
invase rise divise
invad-emmo rid-emmo divid-emmo
invad-este rid-este divid-este
invasero risero divisero

Durante lo studio della lingua italiana ho trovato comodo dividere le coniugazioni irregolari in questo schema:

d, v, m, r, t, gg, rr > ss dire > dissi c, sc > cqu nascere > nacqui
leggere > lessi piacere > piacqui
muovere > mossi nuocere > nocqui
scrivere > scrissi giacere > giacqui
tradurre > tradussi tacere > tacqui
discutere > discussi obb conoscere > conobbi
scuotere > scossi ng > ns ungere > unsi
percuotere > percossi spingere > spinsi
esprimere > espressi fingere > finsi
succedere > successi giungere > giunsi
affiggere > affissi pungere > punsi
friggere > frissi spegnere > spensi
reggere > ressi distinguere > distinsi
scrivere > scrissi infrangere > infransi
correggere > corressi piangere > piansi
struggere > strussi dipingere > dipinsi
vivere > vissi tingere > tinsi
concedere > concessi gl > ls cogliere > colsi
nd > s attendere > attesi scegliere > scelsi
accendere > accesi togliere > tolsi
difendere > difesi sciogliere > sciolsi
scendere > scesi rg, rr > rs spargere > sparsi
tendere > tesi immergere > immersi
rendere > resi sorgere > sorsi
prendere > presi porgere > porsi
nascondere > nascosi scorgere > scorsi
rispondere > risposi correre > corsi
rr > s porre > posi Si raddoppia la consonante alla fine della radice del verbo cadere > caddi
d > s chiudere > chiusi tenere > tenni
chiedere > chiesi
venire > venni
decidere > decisi volere > volli
ridere > risi n, v > s rimanere > rimasi
esplodere > esplosi assolvere > assolsi
uccidere > uccisi I verbi che cambiano la radice della parola nella 1ª e 3ª persona singolare e 3ª persona plurale (*) avere > ebbi
invadere > invasi sapere > seppi
persuadere > persuasi vedere > vidi (**)
dividere > divisi mettere > misi
perdere > persi rompere > ruppi

* – per le altre persone formano il passato remoto regolarmente.

** – “vedere” ha anche la forma regolare “vedetti”.

Il verbo “riflettere” a seconda del significato può avere 2 varianti per il passato remoto:

  1. “riflessi” – con il significato “quello che viene respinto” (p.es.: raggi del sole, il proprio immagine nello specchio);
  2. “rifletti” – “pensato” (p.es.: ci hai riflettuto bene?).

Come ho già detto il passato remoto è il tempo che esprime le azioni che sono successe in un passato lontano e che non hanno più nessuna relazione con il presente, né quella fisica né quella emozionale.

Proprio per questo viene spesso usato per raccontare i fatti storici ed è anche frequente in testi narrativi (romanzi, racconti, novelle, fiabe).

Nell’italiano parlato del centro e nord Italia spesso il passato remoto è sostituito dal passato prossimo. Nelle regioni meridionali invece si usa ancora molto il passato remoto, anche in casi in cui l’azione passata ha effetti nel presente.

Esempi dell’uso del passato remoto:

... quando si trovò a fronte dei due galantuomi, disse mentalmente: ci siamo; e si fermò su due piedi. ("I promessi sposi", A.Manzoni)
… quando si trovò a fronte dei due galantuomi, disse mentalmente: ci siamo; e si fermò su due piedi. (“I promessi sposi”, A.Manzoni)

Quando lasciammo la stanza da pranzo, mi propose di mostrarmi il resto della casa; la seguii, piena di ammirazione, ai piani superiori e inferiori; ovunque tutto era bello e in ordine. (“Jane Eyre”, Charlotte Brontë)

Quando lo lasciai lui e Lucilla ebbero una relazione. (“La figlia oscura”, Elena Ferrante)

Sotto i Romani Bologna fu una città fiorente, con ventimila abitanti, imponenti costruzioni ed un vasto teatro. Mantenne il suo prestigio nei secoli imperiali, ma dell’impero seguì il declino ed il suo perimetro si ridusse a poco a poco.

Nel’600 il convento visse alcuni passaggi di proprietà e nel 1681 giunse alla Repubblica di Lucca che vi aprì un collegio universitario attivo fino al 1788. (“Notte e colori in conсerto”, Bell’Italia, giugno 2010)

I Greci, con la loro civiltà avanzata, nei secoli VIII e VII a.C. cominciarono ad avere problemi di sovrappopolazione nelle città grandi e per questo si spostarono verso le coste dell’Italia meridionale e della Sicilia, dove fondarono molte colonie.

Dopo l’unificazione del 1861, l’Italia venne proclamata “Regno d’Italia” da Vittorio Emanuele II, che era già Re di Sardegna dal 1849 e che diventò il primo Re della penisola. Dopo la sua morte, prese la guida del Regno il figlio Umberto I e dopo di lui il nipote Vittorio Emanuele III.

7 comments on “Il passato remoto

  1. Arman Avetisyan Gennaio 13, 2017

    molto benissima

  2. Bob Settembre 1, 2018

    Grazie per il lavoro di qualità.

  3. Valérie kuietcha Febbraio 28, 2020

    Questo sito è davvero interessante. La lezione sul passato remoto remoto è stata ben dettagliata. Ho capito molte cose che non avevo capito prima. Vi consiglio veramente di visitare questo sito. Ciao

    1. Elena Febbraio 28, 2020

      Grazie Valérie!

  4. Michela Marzo 28, 2020

    Buonasera. Ho trovato utilissimo il sito e le “dritte” sul passato remoto. Mio figlio frequenta la terza elementare e non trovavo la chiave per spiegargli come coniugare i vari verbi. La memoria è fondamentale ma i trucchetti suggeriti sono davvero utili e immediati. Ottimo lavoro, continuerò a consultare il sito per altre questioni “faticose” :bye:

    1. Elena Marzo 29, 2020

      Salve Michela!
      Sapesse che piacere leggere il suo commento! Sono contenta di essere stata d’aiuto a suo figlio!
      In bocca al lupo con il passato remoto!

  5. Riccardo Giugno 23, 2020

    Grazie mille! Anch’io ho trovato utilissimo la lezione sul passato remoto. Come ha detto Michela, le regole suggerite sono davvero utile e immediate. Vorrei suggerire qualcosa: Dall’ordine nei Suoi elenchi di verbi irregolari emerge chiaramente che Lei sta implicando/insinuando una regola aggiuntiva. La regola è: “vocale + consonante/i + ere –> la stessa vocale + il finale irregolare per il passato remoto”, ad es. spEndere > spEsi, invAdere –> invAsi. Il mio suggerimento è di affermarlo esplicitamente. [Ci sono eccezioni, ovviamente, ad es. confOndere –> confUsi, espellere –> espUlsi]. Distinti saluti, Riccardo.

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