Le mezze stagioni spesso vengono caratterizzate da un clima fortemente variabile, e così come in primavera esistono i periodi freddi, in autunno esistono periodi caldi. In Italia con l’estate di San Martino (Indian summer) si chiama quel periodo autunnale durante il quale, dopo le prime gelate, si verificano solitamente condizioni climatiche di tempo bello e relativamente caldo.
La leggenda racconta che San Martino in una fredda giornata autunnale di ritorno verso casa nel bel mezzo di una bufera offrì metà del suo mantello a un mendicante che aveva incontrato durante il viaggio. Dopo pochi attimi la pioggia smise di cadere, il vento si placò ed un bel sole uscì a riscaldare la terra. Il bel tempo durò per circa 3-4 giorni finché Martino non fu arrivato a casa. Quindi la leggenda prevede che la breve interruzione di tre giorni dalla morsa del freddo, si ripeta ogni anno per commemorare il gesto generoso.
In seguito, secondo la tradizione dal’11 novembre (il giorno di sepoltura del santo) per 3-4 giorni si festeggia la festa di San Martino. Tradizionalmente vengono aperte le botti per il primo assaggio del vino novello, solitamente abbinato alle castagne. E in antichità durante questa festa venivano rinnovati i contratti agricoli annuali; da questo deriva il detto “fare San Martino” che significa “cambiare lavoro e luogo di lavoro” o, in senso più ampio, “traslocare”.