Perché in Italia si “va in ferie” (=go on holiday) ma si lavora “nei giorni feriali” (=working days)? Come mai per descrivere concetti diversi gli italiani usano parole quasi uguali tra di loro? Questa domanda arriva anche a voi?
Beh, la risposta in realtà e molto semplice: il nome “ferie” e l’aggettivo “feriale” hanno la stessa radice però sono arrivati nella moderna lingua italiana attraverso due tradizioni culturali diverse e di conseguenza con significati diversi.
Ferie come “periodo di riposo”
Gli antichi romani usavano il termine “feria” per indicare i giorni dedicati alle divinità durante i quali era vietato lavorare. Da qui deriva la parola “ferie”, cioè “vacanza” ovvero il periodo di riposo dal lavoro.

Feriale come “non festivo”
Feriale, nel senso di non festivo, deriva invece dal calendario cristiano secondo cui la domenica era un giorno del Signore (dies Domini) e l’unico giorno di riposo. Tutti i giorni seguenti si chiamavano “dies ferialis” ed erano festivi perché in questi giorni si celebravano numerosi santi e martiri. Però a differenza dei romani in questi giorni non era vietato lavorare. Ed è così che i giorni feriali sono diventati i giorni lavorativi.
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Ricapitolando, il sostantivo “ferie” significa “vacanze” (ferie natalizie, pasquali, estive; andare in ferie) e l’aggettivo “feriale” vuol dire “non festivo, lavorativo”.