Essere e avere – sono i verbi ausiliari che formano i tempi composti nella lingua italiana.
Non esistono regole precise per scegliere l’ausiliare ma ci sono alcune regole generali che ci aiutano ad evitare tanti errori. Ma prima di guardarle – vediamo che cosa sono i verbi transitivi e intransitivi, perché queste categorie sono importanti nella scelta fra “essere” e “avere”.
I verbi transitivi sono i verbi la cui azione passa direttamente sull’oggetto (cosa o persona); e questo oggetto risponde alla domanda “chi?” o “che cosa?”
Es.:
Ho letto (che cosa?) un libro.
Ho coccolato (chi?) il mio gattino.
Ho mangiato (che cosa?) un gelato.
Tutti gli altri verbi, ovvero quelli che non “passano” la propria azione all’oggetto sono i verbi intransitivi.
Es.:
Sono andata a casa subito dopo la festa.
Sono stata al mare.
Alcuni verbi possono essere sia transitivi sia intransitivi e quindi possono usare come l’ausiliare sia “essere” che “avere”. Ma le domande “chi?” e “che cosa?” vi saranno sempre d’aiuto.
Es.:
Il professore ha finito (che cosa?) la lezione. > il verbo “finire” è transitivo e quindi vuole l’ausiliare “avere”;
La lezione è finita. > in questa frase, invece, il verbo “finire” è intransitivo e vuole l’ausiliare “essere”.
Potete sempre controllare se un verbo e transitivo (o intransitivo) usando un dizionario e controllando le abbrevizioni vt (o vi) accanto alla voce del verbo. Oppure, potete consultare il sito dei verbi italiani (per esempio sotto la voce “finire” è indicato che questo verbo può essere sia transitivo sia intransitivo).
E adesso guardiamo le inee guida per la scelta degli ausiliari.
con verbo avere si usano: | con verbo essere si usano: |
1. verbo avere: Non ho avuto tempo per contattarti. |
1. verbo essere: Sono stata al mare. |
2. tutti i verbi transitivi: Il bambino ha finito il gelato. Mario ha sposato Marella. |
2. quasi tutti i verbi intransitivi:
a) verbi riflessivi e reciproci: alzarsi, divertirsi, lavarsi, incontrarsi, baciarsi ecc. b) verbi impersonali (i verbi che non hanno il soggetto e si usano alla 3ª persona singolare o plurale): piacere, bastare, costare, succedere, occorrere ecc. c) tutti i verbi in forma passiva. d) i verbi che indicano stato in un luogo: essere, stare, restare, rimanere ecc. e) i verbi che indicano un cambiamento nel soggetto: diventare, morire, crescere, nascere, invecchiare, ingrassare, dimagrire ecc. f) i verbi di movimento (movimento con meta, dal punto “a” al punto “b”): andare, venire, arrivare, partire, tornare, entrare, uscire, salire, scendere, cadere ecc.
È saltato dalla bicicletta. È corso a casa. |
3. nel senso figurativo queste parole si usano con “avere”: Hanno saltato il pranzo. Abbiamo corso un grande rischio. |
<– MA! |
4. eccezioni ( i verbi che descrivono movimento senza meta) si usano con “avere”: passeggiare, camminare, viaggiare, guidare, nuotare, ballare, passare ecc | <– NB! |
5. alcuni verbi intransitivi e i verbi che descrivono lo stato fisico o psicologico di una persona, i suoi sentimenti.: dormire, lavorare, piangere, ridere, pensare, sorridere ecc. Ho lavorato tutto il giorno. Lucia ha mangiato. Stanotte hai russato! Ho riso e l’ho abbracciata. (“Al crepuscolo” di Stephen King) Ho tremato: come se da sei ore, da sei settimane, da sei mesi avessi sempre pensato a tutt’altra cosa. ( “L’ultimo giorno di un condannato a morte” di V.Hugo) |
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6. i verbi che descrivono fenomeni atmosferici quando si sottolinea sull’azione, la sua durata: Ha nevicato per 2 giorni. | 3. i verbi che descrivono fenomeni atmosferici quando si sottolinea fenomeno in sé, si mostra il suo risultato: È nevicato e adesso tutte le strade sono bloccate. |
Però nell’italiano parlato le persone spesso usano entrambi gli ausiliari a seconda delle preferenze personali. | |
7. volere, potere, dovere prendono “avere” se lo richiede il verbo che li segue: Ho dovuto fare la spesa perché il frigo era vuoto (fare (che cosa?) la spesa: il verbo fare e transitivo e vuole l’ausiliare avere). |
4. volere, potere, dovere prendono “essere” se lo richiede il verbo che li segue: Sono dovuto andare a Como a prendere Anna (andare e il verbo di movimento e vuole l’ausiliare essere). |
8. dovere, potere, volere quando si usano autonomamente. Ho voluto una mela. Mi ha chiesto un favore, ma non ho potuto. Ho dovuto fermarmi e rispondere al telefono. |
para repasar
Thank you for this really helpful article. There’s a typo, though: at essere – 2) f) it says “È cosro a casa.”, I guess it should be “corso”. In the “avere” column, the last sentence of 2) lacks a dot to close it.
Thank you very much, Mari! )))
Good
Viene scritto
“5. аlcuni verbi non transitivi che descrivono lo stato fisico o psicologico di una persona, i suoi santimenti: dormire, lavorare, piangere, ridere, pensare, mangiare, sorridere ecc.
Ho lavorato tutto il giorno.
Chiara ha mangiato tutta la torta.”
Non capisco, mangiare sarebbe non transitivo? e lavorare descrive lo stato psicologico/fisico
Ciao Norberto!
Ti ringrazio di cuore per il tuo commento!
Infatti, ho riletto la spiegazione e ammetto di essere stata poco chiara. Intendevo dire che si usano con il verbo “avere” alcuni verbi intransitivi (es.: lavorare) e i verbi che descrivono lo stato fisico o psicologico di una persona, i suoi sentimenti (es.: rusare, ridere, tremare ecc.)
Poi, il verbo “mangiare” a seconda della situazione può essere transitivo o intransitivo. Per esempio: Chiara ha mangiato (intransitivo); Chiara ha mangiato tutta la torta (transitivo).
Ho corretto anche gli esempi e ne ho aggiunti alcuni nuovi.
Molte Grazie ! Mi stanno aiutando molto ad imparare l’italiano, idioma del mio cuore
si può dire: queste piante vengono vendute?
Sì.
Griazie, è stato di moltissimo aiuto.