Nella lingua parlata la particella “ci” si può usare insieme ai pronomi diretti lo, la, le, li e il verbo “avere”: ce l’ho. In questo caso indica possesso, proprietà e si riferisce a una cosa, un oggetto già nominati prima.
particella CI
Uso della particella “CI” nella lingua italiana
La particella “CI” ha diverse funzioni grammaticali e, di conseguenza, diversi significati nella lingua italiana. E per questo motivo viene odiata da chi studia l’italiano.
In questo articolo ho provato a descrivere e spiegare i casi più tipici dell’uso della particella “CI” sperando che questo vi aiuterà ad usarla senza paura nel vostro linguaggio quotidiano.
I verbi riflessivi nella lingua italiana
Oggi parliamo dei verbi riflessivi nella lingua italiana. Ma prima ricordiamo cosa sono i verbi. Allora, il verbo è una parola che descrive un’azione che compie o subisce un soggetto.
I pronomi personali. Parte 3. (Pronomi indiretti)
In questo articolo dedicato ai pronomi personali vi racconterò dei pronomi personali indiretti che sostituiscono l’oggetto indiretto nelle frasi.
Vi ricordo che nell’articolo “I pronomi personali. Parte 1.” abbiamo parlato dei pronomi personali che sostituiscono nelle frasi il soggetto, ovvero una persona o una cosa che compie una azione. I pronomi personali rispondono alle domande “chi?”, “che cosa?”, per esempio, Lui (chi?) legge il libro.
I pronomi personali. Parte 2. (Pronomi diretti)
Nell’articolo «I pronomi personali. Parte 1.» abbiamo studiato i pronomi personali che sostituiscono il soggetto della frase, ovvero un essere o una cosa che compie un’azione.
Ma oltre il soggetto, i pronomi personali possono sostituire anche un oggetto, cioè un essere o una cosa che subisce l’azione del soggetto. Per esempio:
Lui festeggia il compleanno. – l’oggetto “il compleanno” subische l’azione del soggetto, ovvero viene festeggiato da lui (soggetto).
Io accompagno i bambini in palestra. – l’oggetto “i bambini” subisce l’azione del soggetto: i bambini vengono portati in palestra da me (soggetto).
Essere vs. esserci
«C’è» e «è» sono due verbi diversi, che hanno basi e significati diversi e si usano in situazioni diverse.
“È” – è la terza persona singolare del verbo “essere” (esistere) e “c’è” – la terza persona singolare del verbo pronominale “esserci” (trovarsi, esistere, avere).