Secondo una vecchia tradizione contadina italiana nella notte di Capodanno si indossa qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo e qualcosa di rosso: l’indumento vecchio simboleggia l’anno che se ne va, il nuovo l’inizio, il rosso la fertilità e la ricchezza.
Ma sapevate che in Italia esistono tante sfumature tipiche italiane del colore rosso legate alla storia e cultura del Bel Paese? L’ho scoperto per caso quando la mia estetista mi ha proposto di coprire le unghie con lo smalto color rosso Valentino. Allora ho fatto una piccola ricerca tormentando con le domande i miei amici italiani. Siete curiosi di sapere che altri colori rossi italiani ci sono? Vediamo!
Il rosso Valentino
Dicono che il sarto Valentino Garavani sia stato colpito dal colore rosso in giovane età quando era al teatro dell’opera di Barcellona. I personaggi dell’opera, tutti vestiti di rosso, lo colpirono nell’immaginazione e gli mostrarono la virtù di questo colore. E così, dal 1968 tutte le sue collezioni contengono almeno un abito di colore rosso, anzi rosso Valentino. Il grande stilista ha mischiato tre tonalità del colore rosso per ottenere il suo, l’unico rosso utilizzato per i suoi abiti e che adesso porta il suo nome.
Il rosso Ferrari oppure il rosso Corsa
Il rosso Corsa o Ferrari è una particolare sfumatura di rosso vicino all’arancione che viene applicato alle Ferrari di serie.
Dagli anni venti del XX sec., le automobili da corsa italiane come Alfa Romeo, Maserati, Ferrari venivano verniciate con il colore rosso per essere più visibili al pubblico che faceva il tifo per le squadre italiane che gareggiavano nei campionati automobilistici. Ma con il tempo i colori nazionali vennero sostituiti con i colori degli sponsor delle scuderie. Non ha cambiato il colore rosso solo la Ferrari ma lo ha adeguato al colore rosso del suo sponsor principale Marlboro.
Il rosso Tiziano oppure il rosso tizianesco
Il nome del colore è nato dal nome del famoso pittore italiano Tiziano Vecellio che l’ha inventato. Infatti le sue opere si contraddistinguono dai colori vivi, accesi e spesso con i dettagli di un rosso oro nei vestiti di personaggi dei propri quadri.
Esiste anche il biondo Tiziano: il colore biondo-fulvo, caratteristico delle capigliature femminili dei dipinti del pittore.

Il rosso veneziano
Rosso veneziano è una sfumatura di rosa-rosso, tonalità leggermente più scura dello scarlatto. Il nome fa riferimento alla città di Venezia, intorno alla quale si trovava la terra che presentava tonalità calde grazie alla presenza di ossido di ferro. Il rosso veneziano si usava spesso nei dipinti Rinascimentali italiani.
Il rosso Pompeiano
Il famoso colore “rosso pompeiano” ha preso il suo nome dalle celebri pareti delle abitazioni di Pompei. In realtà questo colore si usava per decorare le pareti in tante altre città dell’antica Roma, ma solo a Pompei a causa dell’eruzione del Vesuvio il colore è rimasto quasi intatto.
E per chiudere la ricerca non posso non nominare il rosso relativo.
Nessuno sa di che sfumatura si tratta però la canzone “Rosso relativo” è diventata un simbolo della musica pop italiana e all’epoca ha permesso al cantante Tiziano Ferro di vincere il premio “Rivelazione dell’anno” (Festivalbar 2002), e conquistare i cuori di tantissimi suoi fan.
Personalmente io cercherò qualcosa di rosso pompeiano per la cena del Capodanno. E voi? Avete già scelto la vostra sfumatura italiana del rosso?