Gettare (buttare) alle ortiche – un modo di dire italiano che significa buttare via malamente un occasione o possibilità, sprecare (il tempo, i soldi ecc.), abbandonare qualcosa, liberarsi di qualcosa che non si intende usare più.
Le preposizioni in, con, a con i mezzi di trasporto
Per descrivere come ci spostiamo con i mezzi di trasporto si usano due preposizioni: “in” e, meno spesso, “con”. La preposizione “in” si usa senza l’articolo e solo al singolare. La preposizione “con” si usa sempre con l’articolo e sia al singolare che al plurale.
Il solstizio d’estate.
Oggi, il 21 giugno, abbiamo la durata massima del giorno e la notte più corta dell’anno, ovvero il solstizio d’estate. Il termine “solstizio” deriva dal latino “solstitium” che significa “fermarsi”. E davvero in questo periodo sembra che il sole si fermi per qualche giorno e poi torni indietro.
Bomba d’acqua
Il tempo cambia rapidamente in Italia. Ed ecco, dopo il caldo micidiale che abbiamo avuto durante le ultime due settimane la temperatura si abbassa rapidamente, diluvia e grandina. E non mancano
Parliamo del sesso degli angeli? :-)
“Discutere su sesso degli angeli” è un modo di dire che significa discutere di cose inutili, oziose, futili, inconsistenti, insolubili o immaginari, perdendo tempo che sarebbe meglio utilizzare per cose più importanti; cavillare su particolari minimi o marginali.
Feste in Italia: La Festa della Repubblica Italiana
Nel 2 e 3 giugno del 1946 in Italia si è svolto il referendum istituzionale per decidere la forma governativa del paese. E dopo 85 anni di monarchia l’Italia è diventata una repubblica. La casa reale Savoia è andata in esilio e il primo presidente della neonata Repubblica è diventato il politico Enrico De Nicola.
Potere, sapere o riuscire a?
Nella lingua italiana per esprimere il concetto di capacità (o non capacità) a fare qualcosa usiamo tre verbi: potere, sapere, riuscire. Questi verbi hanno sfumature e usi diversi. Vediamo adesso come e quando usarli:
Essere vs. esserci
«C’è» e «è» sono due verbi diversi, che hanno basi e significati diversi e si usano in situazioni diverse.
“È” – è la terza persona singolare del verbo “essere” (esistere) e “c’è” – la terza persona singolare del verbo pronominale “esserci” (trovarsi, esistere, avere).
Il futuro semplice
Finalmente siamo arrivati ai tempi futuri. Nella lingua italiana ne esistono due: il futuro semplice e il futuro anteriore.
Qualche, alcuni, alcune
Le parole “qualche” e “alcuni” sono sinonimi e indicano una piccola quantità. Però, ci sono delle particolarità da non dimenticare.