Modo imperativo nella lingua italiana

Il bello del modo imperativo nella lingua italiana è che ha solo un tempo – presente e spesso (ma non sempre!) le sue forme coincidono con il presente indicativo.

La brutta notizia è che anche qui avremo un po’ di verbi irregolari da imparare.

Modo imperativo nella lingua italiana: forme regolari

ascoltare prendere seguire finire
tu ascolta prendi segui finisci
Lei ascolti prenda segua finisca
noi ascoltiamo prendiamo seguiamo finiamo
voi ascoltate prendete seguite finite
loro ascoltino prendano seguano finiscano

La forma dell’imperativo per il pronome “Io” non esiste.

Con il pronome “tu”:

  • i verbi in -are (link presente indicativo + ancora) prendono la desinenza -a;
  • i verbi in -ere, -ire prendono la desinenza -i.

Con i pronomi “Lei” (forma di cortesia) e “loro”:

  • i verbi in – are prendono la desinenza -i;
  • i verbi in -ere, -ire prendono la desinenza -a.

Con i pronomi “noi” e “voi” l’imperativo si coniuga come il presente indicativo.

Esempi:

  • Compra il biglietto!
  • Senti, volevo chiederti una cosa.
  • Mi segua, per favore.

Modo imperativo nella lingua italiana: forme irregolari

tu

Lei

noi

voi

loro

andare va’ / vai vada andiamo andate vadano
fare fa’ / fai faccia facciamo fate facciano
dare da’ / dai dia diamo date diano
stare sta’ / stai stia stiamo state stiano
dire di’ dica diciamo dite dicano
essere sii sia siamo siate siano
avere abbi abbia abbiamo abbiate abbiano
sapere sappi sappia sappiamo sappiate sappiano
uscire esci esca usciamo uscite escano
rimanere rimani rimanga rimaniamo rimanete rimangano
spegnere spegni spenga spegniamo spegnete spengano
tenere tieni tenga teniamo tenete tengano
venire vieni venga veniamo venite vengano

L’apostrofo nelle parole andare, fare, dare, stare, dire indica l’elisione, ovvero la caduta della vocale “i”: vai > va’, fai > fa’.

Esempi:

  • Va’ via!
  • Sii sincero!
  • Dottore, mi dica la verità.
“La scala grande” di Guido Borelli

Modo imperativo nella lingua italiana: forme negative

Con il pronome “tu” l’imperativo negativo si forma “non + infinito”:

  • Non andare nei posti dove non sei invitato! (“11.22.63”, 1 puntata)
  • Non mangiare troppi dolci.

 

Con tutte le altre persone l’imperativo negativo si forma con “non + imperativo”:

  • Ragazzi, non spendete tutti i soldi in gelato!
  • Non uscite senza bisogno! (voi)
  • Non potete arrestarmi per l’entusiasmo!” (“11.22.63”, 1 puntata)

 

Uso dell’imperativo nella lingua italiana

Il modo imperativo nella lingua italiana non serve solo per dare ordini ma viene usato anche per dare consigli oppure indicazioni (per esempio per indicare la strada a uno sconosciuto), per dare il permesso di fare qualcosa, per invitare a fare qualcosa, per attirare attenzione, per pregare o supplicare qualcuno.

Eccovi alcuni esempi:

  • Chiudi il becco!
  • Usate le mascherine!
  • Ti prego, va’ via!
  • Dai, assaggia la torta!
  • Si sieda!
  • Andiamo!
  • Faccia buon viaggio!
  • Non farti coinvolgere! Levati subito di torno. […] Il tizio all’entrata ti dirà che non ci sono tavoli disponibili. Porta del contante.” (“11.22.63”, 1 puntata)
  • Torni indietro e vada verso sud sulla rout 13 per trenta miglia.” (“11.22.63”, 1 puntata)
  • La stazione? Giri qui a sinistra.
  • Che vadano al diavolo!
  • Ragazzi, non spendete tutti i soldi in gelato!
  • Non uscite senza bisogno! (voi)
  • Non potete arrestarmi per l’entusiasmo!” (“11.22.63”, 1 puntata)

 

Negli annunci, sui cartelli pubblici, nelle ricette e nelle istruzioni di montaggio spesso al posto dell’imperativo viene usato l’infinito:

  • Mantenere la distanza di almeno un metro!
  • Non parlare con il conduttore!
  • Preparare il caffè e lasciarlo raffreddare in una ciotola. Montare a spuma i sei tuorli con lo zucchero […] (Ricetta di tiramisù, Accademia Italiana della Cucina, https://bit.ly/2Wp7txb )