Nel 2 e 3 giugno del 1946 in Italia si è svolto il referendum istituzionale per decidere la forma governativa del paese. E dopo 85 anni di monarchia l’Italia è diventata una repubblica. La casa reale Savoia è andata in esilio e il primo presidente della neonata Repubblica è diventato il politico Enrico De Nicola.
La Festa della Repubblica: il cerimoniale del 2 giugno
Il Presidente della Repubblica depone una corona d’alloro al Milite Ignoto presso l’Altare della Patria a Roma. Dopo di che partecipa con gli altri alti ufficiali alla parata militare delle Forze Armate lungo i Fori Imperiali.

Non manca mai l’esibizione delle Frecce Tricolori, per esteso Pattuglia Acrobatica Nazionale. È un gruppo di dieci aerei che eseguono delle incredibili acrobazie nel cielo. Oltre alle picchiate da brividi un’altra cosa che rende lo show più caratteristico e spettacolare sono le scie degli aerei con i colori della bandiera italiana: rosso, bianco e verde. (twitter.com/freccetricolori)

Dopo la parata vengono aperti al pubblico i giardini del palazzo del Quirinale, sede del Presidente della Repubblica. Nel giardino vengono eseguiti dei brani musicali dalle bande dell’Esercito Italiano, della Marina Militare Italiana, della Polizia di Stato e altre.
Curiosità sulla Festa della Repubblica.
La Festa della Repubblica è stata festeggiata per la prima volta nel 1947 in concomitanza con il primo anniversario del referendum ma il 2 giugno è stato dichiarato definitivamente festa nazionale nel 1949. La prima parata si è avuta nel 1947.

Nel 1963 la festa è stata spostata al 4 novembre, giornata delle Forze Armate, per le condizioni gravissime di salute di papa Giovanni XXIII.
Nel periodo dal 1977 al 2001, a causa dei problemi economici del paese, la Festa si celebrava la prima domenica di giugno – per non perdere nemmeno un giorno di lavoro e combattere l’austerity, ma dal 2001 il 2 giugno è tornato ad essere il giorno delle celebrazioni.

Nel 1976 in seguito al disastroso terremoto in Friuli la parata non è stata organizzata e nel 2012 è stata dedicata ai terremoti dell’Emilia.
L’ultima curiosità, però quella più importante, è che al referendum del 1946, per la prima volta nella storia italiana, hanno votato anche le donne!
Buona festa, Italia!