L’imperfetto

L’imperfetto è il mio tempo preferito – suona bene, i verbi si coniugano facilmente e ha pochissimi verbi irregolari!

Forme regolari:

abit-are av-ere apr-ire
abitavo avevo aprivo
abitavi avevi aprivi
abitava aveva apriva
abitavamo avevamo aprivamo
abitavate avevate aprivate
abitavano avevano aprivano

Verbi irregolari: essere, fare, dire, bere, porre, tradurre

essere fare dire bere porre tradurre
ero facevo dicevo bevevo ponevo traducevo
eri faceva dicevi bevevi ponevi traducevi
era facevi diceva beveva poneva traduceva
eravamo facevamo dicevamo bevevamo ponevamo traducevamo
eravate facevate dicevate bevevate ponevate traducevate
erano facevano dicevano bevevano ponevano traducevano

Vengono coniugati come:
tradurre > condurre, produrre, dedurre, introdurre, ridurre, sedurre.
porre > proporre, comporre, disporre, deporre, anteporre, opporre, supporre.
dire > benedire, contraddire, disdire, maledire, predire.

L’imperfetto è un tempo passato che si usa per:

1) descrivere persone, oggetti, luoghi, situazioni, tempo, età, fenomeni atmosferici;

Il posto era troppo turistico.
Quando abitavamo a Genova avevamo una bellissima casa che dava sul porto. Era piccola ma molto carina e accogliente.
Domenica il tempo non era per niente buono: c’era un gran vento e faceva molto freddo.
Da bambina avevo i capelli biondi.

Alcuni esempi dell’utilizzo dell’imperfetto sono delle citazioni tratte da uno dei miei libri preferiti “Le avventure di Pinocchio”  ;-)

Questo paese non somigliava a nessun altro paese del mondo. La sua popolazione era tutta composta di ragazzi. I più vecchi avevano 14 anni: i più giovani ne avevano 8 appena.

La casa di Geppetto era una stanzina terrena, che pigliava luce da un sottoscala. La mobilia non poteva esser più semplice: una seggiola cattiva, un letto poco buono e un tavolino tutto rovinato. Nella parete di fondo si vedeva un caminetto col fuoco acceso; ma il fuoco era dipinto, e accanto al fuoco c’era dipinta una pentola che bolliva allegramente e mandava fuori una nuvola di fumo, che pareva fumo davvero.

Nelle strade, un’allegria, un chiasso, uno strillìo da levar di cervello! Branchi di monelli da per tutto: chi giocava alle noci, chi alle piastrelle, chi alla palla, chi andava in velocipede, chi sopra a un cavallino di legno: questi facevano a moscacieca; quegli altri si rincorrevano: altri, vestiti da pagliacci, mangiavano la stoppa accesa: chi recitava, chi cantava, chi faceva i salti mortali, chi si divertiva a camminare colle mani in terra e colle gambe in aria: chi mandava il cerchio, chi passeggiava vestito da generale coll’elmo di foglio e lo squadrone di cartapesta: chi rideva, chi urlava, chi chiamava, chi batteva le mani, chi fischiava, chi rifaceva il verso alla gallina quando ha fatto l’ovo: insomma un tal pandemonio, un tal passeraio, un tal baccano indiavolato, da doversi mettere il cotone negli orecchi per non rimanere assorditi.

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2) descrivere un’azione che si svolge nel tempo e durante la quale accade un’altra azione  momentanea descritta con il passato prossimo o passato remoto (dopo la parola “mentre”);

Mentre guardavo la TV mi sono addormentato.
Mentra lei andava in bici un gatto nero ha attraversato la strada.

Intanto, mentre camminava, vide sul tronco di un albero un piccolo animaletto, che riluceva di una luce pallida e opaca, come un lumino da notte dentro una lampada di porcellana trasparente.

Mentre il burattino sfilava a faccia fresca tutte queste bugie, si toccò il naso e si accorse che il naso gli era allungato più di un palmo.

3) descrivere le azioni che si svolgono nello stesso momento e hanno la stessa durata;

I grandi banchetti duravano molte ore: mentre mangiavano e bevevano, i Romani chiacchieravano e si divertivano.
Mentre Francesca faceva le fotocopie, Silvia scriveva gli indirizzi sulle buste.

E nel dir così, Pinocchio piangeva dirottamente, e gettandosi ginocchioni per terra abbracciava i ginocchi di quella donnina misteriosa.

4) descrivre azioni che si ripetevano nel passato;

In primavera e in estate, dopo il lavoro, leggevamo il giornale sul terrazzo di casa e guardavamo il tramonto.
D’estate andavamo al mare tutti i giorni.

Tutti i ragazzi, appena lo vedevano, ne restavano innamorati e facevano a gara nel montare sul suo carro, per essere condotti da lui in quella vera cuccagna, conosciuta nella carta geografica col seducente nome di «Paese de’ balocchi.»

E da quel giorno in poi, continuò più di cinque mesi a levarsi ogni mattina…nelle veglie poi della sera, si esercitava a leggere e a scrivere.

5) descrivere stati fisici, psicologici, sensazioni e santimenti;

Piero piangeva di commozione, mentre Silvia rideva perché era la prima volta che vedeva suo marito confuso.
Non mi sentivo bene ieri.
Anna non è venuta perché era depressa.

Entrati nell’osteria, si posero tutt’e tre a tavola: ma nessuno di loro aveva appetito.

Voleva piangere, voleva darsi alla disperazione, voleva buttar via il vassoio e quel che c’era dentro; ma invece, o fosse il gran dolore o la gran languidezza di stomaco, fatto sta che cadde svenuto.

Tremava di freddo o di paura? Chi lo sa?… Forse un po’ dell’uno e un po’ dell’altra.

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6) all’inizio di una favola;

— C’era una volta…
— Un re! — diranno subito i miei piccoli lettori.
— No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno.

7) descrivere un’azione continua che non è finita o non e stata limitata nel tempo;

Anna era a casa e leggeva il giornale.

— O bella bambina dai capelli turchini, — gridava Pinocchio, — aprimi per carità! Abbi compassione di un povero ragazzo inseguìto dagli assass… —

Tormentato dalla passione di rivedere il suo babbo e la sua sorellina dai capelli turchini, correva a salti come un can levriero, e nel correre le pillacchere gli schizzavano fin sopra il berretto.

— E Melampo faceva proprio così? — domandò Pinocchio.
Faceva così, e fra noi e lui, siamo andati sempre d’accordo.

8) nelle costruzioni “stare+gerundio”, “stare per”;

Stavate mangiando?
Stavamo per uscire quando ha suonato telefono. 

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4 comments on “L’imperfetto

  1. Eser Akansel Marzo 31, 2014

    :good:

  2. marta Marzo 31, 2014

    Grazie mille, è molto interessante perché è bene spiegato.

  3. Paola Gagliano Marzo 31, 2014

    Complimenti, il tuo sito è molto interessante e il tuo italiano impeccabile! :good:

  4. Elena Marzo 31, 2014

    Grazie mille per i complimenti! ;-)

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