Il condizionale composto (o passato) descrive un’azione possibile nel passato, che si poteva svolgere ad una certa condizione, ma non è stata realizzata perché non c’erano le condizioni necessarie.
Grammatica
Il condizionale semplice nella lingua italiana
Il modo condizionale è un modo verbale nella lingua italiana, usato principalmente per descrivere situazioni che si possono svolgere o meno ad una certa condizione. Il modo condizionale nella lingua italiana ha 2 tempi: presente (il condizionale semplice) e passato (il condizionale composto).
Oggi parliamo del condizionale presente (o semplice).
Qual è la forma corretta per la metà di un ora: mezzo o mezza?
Esprimere le ore in italiano non è per niente complicato. Però ci arriva un dubbio: si dice e scrive “mezzo” o “mezza” per indicare la metà di un ora?
Italyamonews: un sito per studiare la lingua italiana
Oggi vorrei presentarvi un sito italyamonews.com, che trovo molto utile per studiare l’italiano e soprattutto per prepararsi a diversi esami sulla lingua italiana.
I pronomi personali. Parte 3. (Pronomi indiretti)
In questo articolo dedicato ai pronomi personali vi racconterò dei pronomi personali indiretti che sostituiscono l’oggetto indiretto nelle frasi.
Vi ricordo che nell’articolo “I pronomi personali. Parte 1.” abbiamo parlato dei pronomi personali che sostituiscono nelle frasi il soggetto, ovvero una persona o una cosa che compie una azione. I pronomi personali rispondono alle domande “chi?”, “che cosa?”, per esempio, Lui (chi?) legge il libro.
L’avverbio. Avverbi di modo.
L’avverbio è una parte invariabile del discorso che serve a modificare il significato delle parole (verbi, aggettivi, altri avverbi o intere frasi) a cui si affianca.
Gli avverbi si dividono in gruppi in base al loro significato:
I pronomi personali. Parte 2. (Pronomi diretti)
Nell’articolo «I pronomi personali. Parte 1.» abbiamo studiato i pronomi personali che sostituiscono il soggetto della frase, ovvero un essere o una cosa che compie un’azione.
Ma oltre il soggetto, i pronomi personali possono sostituire anche un oggetto, cioè un essere o una cosa che subisce l’azione del soggetto. Per esempio:
Lui festeggia il compleanno. – l’oggetto “il compleanno” subische l’azione del soggetto, ovvero viene festeggiato da lui (soggetto).
Io accompagno i bambini in palestra. – l’oggetto “i bambini” subisce l’azione del soggetto: i bambini vengono portati in palestra da me (soggetto).
I pronomi personali. Parte 1.
Oggi parliamo dei pronomi nella lingua italiana.
Prima di tutto ripassiamo che cos’è il pronome. Il pronome è la parte della lingua che sostituisce il nome. Il pronome indica l’oggetto o le sue proprietà, ma non lo nomina. Per esempio: Ti piacciono gli spaghetti? – No, li detesto. (il pronome li nella seconda frase sostituisce il nome “gli spaghetti” ovvero indica l’oggetto senza nominarlo.)
Dopo aver ripassato la regola di base vediamo quali tipi di pronomi esistono nella lingua italiana.
Allora, ci sono: pronomi personali, pronomi possessivi, pronomi dimostrativi, pronomi indefiniti, pronomi interrogativi ed esclamativi e pronomi relativi.
Le preposizioni in, con, a con i mezzi di trasporto
Per descrivere come ci spostiamo con i mezzi di trasporto si usano due preposizioni: “in” e, meno spesso, “con”. La preposizione “in” si usa senza l’articolo e solo al singolare. La preposizione “con” si usa sempre con l’articolo e sia al singolare che al plurale.
Essere vs. esserci
«C’è» e «è» sono due verbi diversi, che hanno basi e significati diversi e si usano in situazioni diverse.
“È” – è la terza persona singolare del verbo “essere” (esistere) e “c’è” – la terza persona singolare del verbo pronominale “esserci” (trovarsi, esistere, avere).